Sì è svolto ieri mattina il webinar organizzato da Scenari Immobiliari che, per chi fosse interessato, è tutt’ora visibile al link
https://www.youtube.com/watch?v=XaY3N5ZeM7Q
Tra i partecipanti al webinar, Stefano Cervone di Nova RE ha fornito una positiva immagine della “next normality”. “C’è una liquidità importante che gli investitori sono pronti ad attivare sul mercato immobiliare che si è rallentato ma non bloccato” ha dichiarato. Il lockdown ha dato la possibilità agli operatori di riflettere in maniera approfondita sul mercato ma restano ancora forti dubbi sulla valutazione dei valori immobiliari, secondo Cervone. Per questo motivo la seconda metà del 2020 vedrà sicuramente una ripartenza ma graduale. Per attrarre investimenti è inoltre sicuramente necessario un riadattamento delle residenze per studenti, lavoratori e anziani, in un’ottica di “professionalizzazione” della proprietà del real estate, con immobili che siano meno asset patrimoniali e più orientati ai servizi.
Sul tema della dismissione e valorizzazione del patrimonio pubblico l’Italia paga l’assenza della gestione professionale. In un quadro di complessità burocratica, che evidenzia la necessità di strumenti capaci di intervenire per migliorare patrimoni e città, pesa – secondo Cervone - l’assenza dello sviluppo delle siiq.
“I grandi investitori internazionali hanno forte interesse per il real estate quotato che in Italia è veramente limitato. Immobili a destinazione locativa atti a produrre reddito per gli investitori rappresentano il 15/20% del portafoglio dei grandi enti di previdenza mondiale che, tuttavia, ricercano caratteristiche riconoscibili nella siiq che nel nostro Paese sono praticamente assenti”.